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Cereus, ovvero il Saguaro, il Cactus del deserto




Una volta tutte le cactacee a fusto allungato e coste spinose venivano riunite in questo genere; successivamente molte piante vennero classificate in altri generi. Oggi il genere Cereus comprende circa una decina di cactus a fusto colonnare, con ramificazioni alla base o a candelabro, con poche coste bordate di spine e molto pronunciate.
I Cereus sono cactus provenienti dall’america centromeridionale. Da noi vivono bene all’aperto nelle aree dove il clima è mite e possono raggiungere anche gli 8-10 metri di altezza. Nei bellissimi giardini di Montecarlo vi sono alcuni esemplari anche più alti, celebri fin dai primi del ‘900.
Poiché sono piante resistenti e facilmente coltivabili i Creus sono spesso utilizzati come portainnesti.
I fiori si aprono durante la notte e sono molto grandi, a forma di imbuto e di color verde-rossiccio all’esterno e bianco all’interno.
I Cereus vanno coltivati in pieno sole; sopportano temperature anche basse, a patto che l’umidità sia moderata.
Si propagano per talea.

Cereus giganteus o “saguaro”

Originario del Messico e dell’Arizona, ribattezzato anche Carnegiea Gigantea, ma universalmente conosciuto come Saguaro, è un cactus gigantesco con fusto colonnare eretto che verso l’alto produce le tipiche ramificazioni a candelabro; per intenderci è il tipico cactus dei deserti americani che spesso si incontrano nei film western e nei cartoni animati.
Può arrivare anche a 15 metri di altezza ma ha una crescita lentissima: per raggiungere i primi 15 cm ci mette circa 10 anni, e per raggiungere la sua altezza massima può impiegare anche 150 anni. La fioritura comincia oltre i 40 anni.


Il fusto e i rami hanno da 12 a 30 coste con areole che portano 12 spine radiali e da 3 a 6 spine centrali lunghe fino a 7 centimetri.
I fiori sono grossi circa 10-12 centimetri, sono a forma di imbuto e si schiudono di notte. I furtti sono rossi, globosi e commestibili.

Cereus peruvianus


Nonostante il nome questo cactus è di origine brasiliana. È di color verde opaco, tendente al grigio-azzurro, con da 6 a 8 coste con spine di 2-5 cm. I fiori misurano circa 16 centimetri e sono leggermente profumati.
Esistono diverse forme “mostruose” di cereus Peruvianus: si tratta di un fenomeno di degenerazione del fusto (detto fasciazione) ancora perlopiù misterioso per i botanici, ma diventato molto comune e ricercato per l’aspetto particolare. Le coste infatti si presentano irregolari, interrotte, crestate e con protuberanze.

esemplare di Cereus Peruvianus mostruoso

1 commento:

  1. La pianta dell'ultima foto non è un Cereus Peruvianus mostruoso, bensì un Myrtillocactus geometrizans forma cristata (altri sinonimi: Cereus pugioniferus, Cereus geometrizans, Myrtillocactus grandiareolatus, Myrtillocactus pugionifer).

    Errore piuttosto importante dato che il Myrtillo è molto diverso dal Cereus Peruvianus.

    simona

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